La difficile estate dei tour operator francesi

Prenotazioni in ritardo e un calo pari al 4,4 per cento rispetto al 2011. La situazione del tour operating francese si rivela speculare a quella italiana.

Lo segnala Ceto, associazione degli operatori transalpini che, tramite il presidente René-Marc Chikli segnala "un ritardo delle prenotazioni sul medio raggio pari al 3,6 per cento che sul lungo raggio arriva addirittura al 6,9 per cento".

Un dato che diventa ancora più preoccupante se si considerano le preoccupazioni di maggio, in calo del 13,3 per cento per quanto riguarda il prodotto domestico, del 5,7 per cento sul medio raggio e del 23,7 per cento sul lungo raggio. "La situazione non può essere in alcun modo soddisfacente - ribadisce Chikli -, soprattutto se si cosidera che, sfortunatamente, anche gli altri segmenti dell'industria turistica, distribuzione e hôtellerie su tutti, sono nella stessa situazione".

Analizzando le singole aree scelte dai vacanzieri d'Oltralpe, la maggiore sofferenza arriva dall'Europa del Sud, con una flessione delle prenotazioni tra novembre e maggio pari al 16 per cento. Male anche l'Africa e l'Oceano Indiano, a meno 10,6 per cento e l'area del Pacifico, a meno 15,2 per cento.

Solo l'Egitto guadagna 14,4 punti percentuali ma "non può offrire un paragone, considerato che lo scorso anno gli influssi della Primavera Araba erano pesantissimi", afferma il presidente Ceto.

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