Caso Egitto: "Rispettate le normative"

Serviva un passaggio dopo settimane di sofferenza. Qualcuno doveva esporsi perché il mercato in subbuglio non porta mai nulla di buono. Così Stefano Pompili, direttore generale di Veratour, prova a mettere fine alla vicenda sui rimborsi legati all’emergenza Egitto.

I comunicati delle varie associazioni non hanno rasserenato l’ambiente e bisogna in qualche modo prendere posizione. “Noi vogliamo dare chiarezza e certezza. Come Veratour ci siamo esposti in queste ore perché siamo certi che oggi più che mai sia indispensabile trovare una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti”.

Il servizio apparso in tv a Striscia la notizia sulla questione rimborsi ha lasciato nel comparto una scia di polemiche e qualcuno pare aver giocato in maniera pesante. Probabilmente in questo caso gli operatori hanno mostrato una certa debolezza strutturale sul fronte comunicativo, ma la marea di guru e fenomeni che affollano questo settore in certe fasi rischia di penalizzare l’intero comparto.

Tutta colpa dei mancati rimborsi?
Prima di prendere certe decisioni ci siamo consultati con i nostri legali e quelli di Astoi. Ci è stato confermato che di fronte a cause di forza maggiore le prestazioni già eseguite restano salve.

Quindi?
È stata trattenuta la quota legata alla gestione pratica. Però siamo aperti ad altre soluzioni. Se fosse necessario.

Tipo?
Se in qualche modo verrà certificato che abbiamo sbagliato, disponibili a trattare di nuovo.

Non le sembra che i t.o. abbiano perso un’altra occasione?
Vero, perché probabilmente non siamo riusciti a fare squadra con la distribuzione. Abbiamo agito in buona fede, ecco perché certe cose sentite e viste fanno male. E’ stata applicata la legge.

Twitter @removangelista

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana