Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ryanair taglia i ponti con l’Ucraina e rinuncia ai piani di espansione, con la conseguente cancellazione dei collegamenti dagli aeroporti del Paese.
Il progetto era stato annunciato dal vettore low cost lo scorso mese di marzo e prevedeva il lancio di 11 rotte in totale: 4 di questa sarebbero state operate su Kiev, mentre le altre 7 erano previste sullo scalo di Lviv.
Il dietrofront di Ryanair è stato motivato dalla compagnia come una rottura con le autorità locali, che hanno ostacolato la possibilità di creare un business low cost. “L’aerporto di Kiev ha dimostrato di non essere ancora maturo per accogliere questa opportunità di business – ha sottolineato il chief commercial officer David O’Brien -. La conseguenza sarà la perdita dell’opportunità di avere mezzo milione di passeggeri in più e 400 posti di lavoro solo nel primo anno delle operazioni”.
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