Alitalia e le incognite da risolvere: sei mesi per uscire dalla fase di stallo

Il dato di fatto della situazione attuale di Alitalia è questo: sono arrivate a sorpresa tre offerte per rilevare la compagnia da parte di Lufthansa, easyJet e Wizzair. Ma nessuna di queste sta incontrando i favori sia da parte dei commissari sia da parte del Governo, come ha ribadito a chiare lettere lo stesso ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda in questi giorni.

Una situazione di stallo che però rischia di mettere in difficoltà il futuro stesso della compagnia. La proroga di sei mesi della scadenza del bando, a cui si sta lavorando a livello di Governo, se da un lato appare inevitabile, dall’altro complica ulteriormente la situazione e la competitività del vettore in assenza di un investitore forte e di un piano strategico a lungo termine, secondo l’analisi odierna de Il Sole 24 Ore.

La proroga, a questo punto, dovrà inevitabilmente coinvolgere anche il prestito ponte da 900 milioni di euro che il Governo aveva messo a disposizione dei commissari per portare avanti le operazioni. Uno slittamento a fine anno su cui pende una nuova spada di Damocle: all’orizzonte c’è in fatti l’eventualità dell’apertura di una procedura da parte dell’Ue per aiuti di stato.

E come contorno c’è l’incertezza politica in cui sta vivendo il Paese: le chances che di arrivi alla formazione di un nuovo Governo dopo il risultato elettorale al momento appaiono ancora basse.

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