Ryanair, dopo LaudaMotionpiani per nuove acquisizioni

LaudaMotion potrebbe essere solamente il primo tassello di un vero e proprio gruppo di compagnie aeree più piccole raccolte sotto un unico contenitore: quello di Ryanair.

A rivelarlo è stato lo stesso Michael O’Leary nel corso della presentazione dei risultati di bilancio della compagnia, che ha fatto registrare utili record per 1,45 miliardi di euro. Il ceo della compagnia low cost ha spiegato che i prossimi tre anni saranno contrassegnati da una forte fase di merger & acquisition sull’onda degli effetti del caro petrolio, che metteranno in forte difficoltà diversi attori del settore.

Laudamotion
Il manager ha messo in chiaro che non si tratterà di grosse acquisizioni “perché vogliamo continuare a crescere in maniera organica con il nostro marchio”, ma è sicuro che non mancheranno opportunità come quella che si è verificata con LaudaMotion, appunto.

E a proposito di quest’ultima O’Leary ha spiegato che verranno investiti circa 100 milioni di euro per i costi di startup per arrivare a rendere profittevole il vettore tra 2-3 anni e farlo diventare protagonista dei collegamenti low cost in Germania e Austria. Ma l’operazione LaudaMotion consentirà a Ryanair di entrare nel mercato degli Airbus: nei prossimi 5 anni verranno acquistati dai 30 ai 50 A320 che verranno dirottati nella compagnia fondata da Niki Lauda.

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