Brexit, Theresa May ammette: “Senza intese voli a rischio”

Una Brexit senza accordo con l’Unione europea è potenzialmente pericoloso per il trasporto aereo e, tecnicamente parlando, da marzo le compagnie aeree non potrebbero più volare tra Gran Bretagna e Unione europea. Tuttavia è impensabile che le parti in causa non trovino una soluzione.

Non si tratta più dell’allarme lanciato dagli attori del trasporto aereo, Ryanair in testa; questa volta l’ammissione arriva direttamente dal premier Theresa May e dall’Istituto per gli affari economici del Paese. Un’analisi fredda, secondo la quale stanti le attuali intese a marzo nessun vettore con base nel Regno Unito potrebbe volare alla volta dei Paesi Ue. E viceversa.

Il teorema
Con la Brexit, secondo quanto riportato dall'Independent, verrebbero infatti meno gli accordi di cielo unico tra tutti gli stati membri e quindi le compagnie non sarebbero autorizzate a fare decollare i propri aerei in assenza di un formale permesso. Non solo. A rischio ci sarebbe anche le tratte su Canada e Stati Uniti, in questo caso solo per il Regno Unito. Gli accordi di open sky sono infatti stati siglati con l’Unione europea e non con i singoli stati membri. Quindi la Gran Bretagna ne sarebbe formalmente fuori.

Si tratta, come è facile immaginare, di uno scenario dalle conseguenze inimmaginabili, con ripercussioni economiche catastrofiche. E proprio per questo, conclude l’analisi governativa, è impensabile che qualcuna delle parti in causa possa avere interessi a non procedere con nuove intese da siglare quanto prima.

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