Alitalia, Af-Klm e DeltaTorna la jv sugli Usa

Resta aperto il dialogo con Air France-Klm e Delta Airlines per ridefinire la posizione di Alitalia all'interno della joint venture transatlantica. Quell'accordo di collaborazione che lega la compagnia tricolore almeno fino al 31 marzo del 2022 e che, impedendole di aprire nuove rotte verso il Nord America senza l'approvazione dei partner, le è sempre andato stretto.

"Stiamo ridefinendo la jv con Air France-Klm e Delta”, ha assicurato il chief business officer di Alitalia Fabio Lazzerini, a margine dell'Air Symposium promosso a Roma dalla Iata. "Stiamo negoziando la partecipazione di Az all'interno di una nuova alleanza che possa darci una maggiore flessibilità nell'aprire nuove rotte e aumentare la capacità verso gli Stati Uniti".

Usa strategici
Del resto, ha evidenziato Lazzerini, "gli Usa rappresentano il nostro secondo mercato più importante" e proprio su questo bacino si concentreranno parte degli investimenti sul lungo raggio pianificati per la prossima stagione estiva. "Per la summer abbiamo già previsto l'inaugurazione del Roma-Whashington e - ha aggiunto Lazzerini - stiamo valutando altre aperture e incrementi di capacità".

Il bando di vendita
Nel frattempo, Lazzerini sa bene che le sorti del vettore restano legate all'esito del bando di vendita.  “È vero – ha detto – che Alitalia ha bisogno di un'iniezione di capitali, ma in questi mesi abbiamo dimostrato che giocando d'attacco, e non stando più sulla difensiva, si possono ottenere buoni risultati”.  Ma con orgoglio il chief business officer ha parlato di una compagnia tornata combattiva e decisa a non arretrare di un millimetro pur di aumentare i ricavi. “Su alcune rotte abbiamo dimostrato che quando si decide di non scappare è possibile cambiare prospettiva. Sulle direttrici verso Tokyo - ha spiegato - siamo riusciti ad esempio a migliorare di molto i risultati: mentre prima viaggiavamo con tassi di occupazione alti, ma ottenuti con tariffe basse, lavorando meglio sulla domanda e spingendo di più sulla fascia di business travel, siamo riusciti a incrementare del 19% le tariffe medie”.

E lo stesso, ha aggiunto Lazzerini, è accaduto su una rotta fortemente insidiata dalla concorrenza come la Milano-Londra. "Anche in questo caso non siamo arretrati. Invece di scappare abbiamo incrementato le frequenze e siamo riusciti ad aumentare ricavi e tariffe medie".

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