Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si prospettano tempi difficili per il personale di Brussels Airlines. A causa degli ultimi, deludenti risultati economici la direzione del vettore del Gruppo Lufthansa ha infatti annunciato di voler “ridurre le dimensioni”, mossa che fa ipotizzare un taglio alla flotta, alle destinazioni e, di conseguenza, anche al personale.
Il management ha infatti dichiarato di voler “rivolgere l’attenzione ai profitti, piuttosto che alla crescita del personale su cui l’azienda si è concentrata negli ultimi due anni”.
Un duro colpo per gli impiegati della compagnia, anche se la portavoce Kim Daenen ha cercato di ammorbidire i toni riferendo al giornale De Standaard che non ci sarà alcun licenziamento collettivo e “l’intenzione è di favorire, per i prossimi tre anni, le uscite volontarie. Ovviamente, poi, offriremo il massimo supporto a quanti, abbandonata la nostra azienda, si metteranno alla ricerca di un altro posto di lavoro”.
Sindacati: "Poca chiarezza sul piano"
Immediata la reazione dei sindacati, che lamentano la scarsa chiarezza del piano, come spiega Paul Buekenhoudt, che rappresenta la Confederation of Christian Trade Unions. “C’è un certo numero di idee sul tavolo, ma niente di concreto - lamenta -. Anche le conseguenze del fallimento di Thomas Cook sul vettore e l’entità del piano di tagli non sono chiari. Spero che entro fine novembre si possa fare chiarezza, comprese le cifre. Possiamo discutere di licenziamenti volontari solo se sappiamo quali sono i criteri”.
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