Le compagnie e la crisi:“Adesso regole flessibili”

Sospensione delle attuali regole che governano alcuni aspetti dell’industria del trasporto aereo e applicazione della massima flessibilità in questi mesi per consentire alle compagnie aeree di gestire meglio l’attuale emergenza.

Arriva la prima presa di posizione della Iata in difesa dell’industria del trasporto aereo, vittima anch’essa del crollo della domanda derivante dall’epidemia del coronavirus. Nei giorni scorsi l’associazione aveva fatto una prima stima dell’impatto sui conti delle compagnie, circa trenta miliardi di euro.

I numeri della crisi
Ora nuove cifre: calo medio della domanda del 26 per cento, prenotazioni sull’Italia praticamente azzerate e fenomeno del no show che su alcuni mercati arriva anche al 50 per cento. Senza dimenticare il forte rallentamento delle prenotazioni per i mesi a venire che ha già imposto misure di contenimento costi.

La questione degli slot
Ma c’è un altro rischio che i vettori corrono finché la situazione non si sarà normalizzata, ovvero quello di perdere gli slot. Secondo le regole attuali, infatti, le aerolinee devono operare almeno l’80 per cento dei collegamenti regolati dagli slot in proprio possesso, altrimenti possono perdere gli stessi nella stagione successiva. Un rischio che suonerebbe come una beffa oltre al danno che le aziende stanno già subendo. Per ovviare a questa situazione la Iata si sta quindi già muovendo per chiedere che queste regole vengano sospese per l’anno in corso viste le circostanze straordinarie del settore.

“Il mondo sta affrontando un’enorme sfida per prevenire la diffusione del virus consentendo all’economia globale di andare avanti – commenta il direttore generale e ceo Alexander de Juniac –. In questa sfida le compagnie aeree sono in prima fila e dobbiamo essere sicuri che possano operare nel modo più sostenibile possibile”.

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