Hotel e Fase 2, così a Roma si costruisce il nuovo corso

Distanza di sicurezza, mascherine, misurazione della temperatura e sanificazione. Gli hotel di Roma hanno chiuso in blocco durante il lockdown. E i pochi che hanno continuato a lavorare lo hanno fatto seguendoe le regole contro il contagio e sperimentando procedure che, con la ripartenza, saranno adottate su larga scala.

Come il Massimo D'Azeglio della famiglia Bettoja: "In 150 anni non ci siamo mai fermati, e non lo abbiamo fatto nemmeno ora -  spiega Maurizio Bettoja -. Abbiamo adottato mascherine e guanti, installato schermi di plexiglass alla reception e scelto di sanificare ogni camera con il trattamento all'ozono ad ogni check-out".

E con tutte le cautele ha continuato a garantire il servizio il Grand Hotel Via Veneto di Carlo Acampora: "Ci siamo organizzati rapidamente. Oltre al distanziamento e all'uso di dispositivi di sicurezza, abbiamo scelto di misurare la temperatura a tutto il personale e ai clienti".

Importante è stato anche "portare alla luce quei processi di pulizia che prima tendevamo a nascondere e oggi, invece, sono percepiti come segnali di grande attenzione". A.D.A.

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