Il commento del direttore
Remo Vangelista
“La Turchia fa parte della nostra storia di tour operator. Per questo abbiamo deciso di continuare a programmarla, nonostante tutti gli eventi, anche se ovviamente ci aspettiamo una stagione molto sottotono”.
A un giorno di distanza dalla tragedia di Istanbul Graziano Binaghi, direttore generale di Turbanitalia - un tour operator storico sulla Turchia, che programma la meta già dal 1982 - non nasconde le grandi difficoltà della destinazione, ma conferma la volontà di non abbandonarla.
“Con il nuovo catalogo 2016, in uscita, riconfermiamo tutte le nostre proposte, dalle crociere in caicco ai tour all’interno del Paese, e confidiamo nella Pasqua bassa per riavviare le prenotazioni”.
Prenotazioni che, di fatto, sono comunque molto limitate in questi mesi di gennaio e febbraio: “In questo periodo la meta è del tutto fruibile - spiega Binaghi -, ma nonostante questo abbiamo normalmente poche richieste e perlopiù concentrate nei ponti festivi. Abbiamo infatti avuto clienti per Natale e Capodanno, mentre in questo periodo le prenotazioni riguardano solo pochi individuali”.
Il tour operator, quindi, non ha avuto bisogno di aprire pratiche di riprotezione perché non ha, per la Turchia, prenotazioni con partenza immediata. Ora le speranze sono riposte nella primavera: “Per fatti come quello di ieri, e come quelli precedenti ad Ankara e nell’Est del Paese - ammette il direttore - i tempi di reazione del mercato sono lunghi; l’impatto sui clienti è inevitabile e normale, ma contiamo si attenui nei prossimi mesi”.