Donald, Carnival: "Nelle crociere il cliente può trovare le vere esperienze"

Il futuro del settore crocieristico è luminoso, e nonostante alcune criticità, le parole di Arnold Donald, presidente e ceo di Carnival Corporation & Plc, e chairman del Wttc, durante l’intervista realizzata da TTG Italia in occasione del Wttc Global Summit a Riyadh, non nascondono un sincero ottimismo.

“Le persone vogliono viaggiare e per le loro vacanze sognano meravigliose crociere il cui valore è legato all’esperienza - sottolinea -. I consumatori desiderano sperimentare qualcosa di nuovo e a bordo di una crociera possono farlo”.

La domanda, dunque, non sembra arrestarsi. E sebbene l’inflazione possa preoccupare nel breve termine, nel long run le previsioni restano positive con la carta ‘imprevisto’ che fa parte del gioco. Ne sono un esempio la perdita di mete come San Pietroburgo, la Cina e un Giappone che ha appena riaperto. “Avere delle destinazioni chiuse crea disagi nell’immediato, la cruise industry è un business globale”, spiega Donald. “La Cina, per esempio, stava diventando importante tanto che noi abbiamo lì un partner strategico. Senza contare – prosegue – che siamo davanti a un Paese che attira visitatori da tutto il mondo”.

I trend
Navi sempre più grandi, o piccole e ultra-lusso? Se da una parte aziende come Royal Caribbean si presentano sul mercato con dei giganti del mare e parallelamente Msc battezza le ‘piccole’ della flotta, quale sarà il domani? “Il trend è avere un range ampio”, chiarisce Donald. “C’è chi preferisce le navi più intime e lussuose, altri pretendono quelle immense con le montagne russe. Per molto tempo – conclude – Carnival Corporation ha rappresentato più del 45% dell’intera industry con un portfolio di brand che includeva navi di diverse dimensioni, da quelle luxury alle maestose Carnival e Aida con una capacità di oltre 6mila passeggeri”.

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