Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un’altra annata positiva, malgrado le criticità connesse al caro prezzi e malgrado le tensioni internazionali: il Quality Group registra nei primi sei mesi dell’anno un incremento di fatturato dell’11% rispetto al 2024.
“Certo – ammette il direttore commerciale, Marco Peci – sui conti incidono sicuramente costi più elevati rispetto a un tempo, ma alcuni fattori come il calo del dollaro e la diminuzione del prezzo del carburante, ne mitigano l’impatto”.
Dopo un ‘ferraprile’ straordinario e un successivo rallentamento delle prenotazioni estive, da una decina di giorni si è ricominciato a correre. “Si valuterà a fine stagione quanto i lunghi ponti di primavera abbiano realmente sottratto energie allo slancio estivo. Sicuramente il rallentamento sulle prenotazioni delle scorse settimane è stato in parte dovuto ai ponti. Si tratterà di valutare più avanti se alcuni viaggiatori abbiano anticipato a Pasqua il tradizionale viaggio a lungo raggio programmato per l’estate”.
Cresce il prenotato
Intanto però il ‘modello Quality’ – “un esempio unico nel nostro panorama, frutto del riuscito connubio fra elementi umani e produttivi “– continua a macinare numeri: a oggi, il prenotato settembre-dicembre cresce in generale del 4%, malgrado luglio e agosto siano ancora al di sotto dei livelli del 2024.
A dare soddisfazione sono state soprattutto mete come Egitto, Marocco, Giordania e, sul lungo raggio, il boom della Cina e gli ottimi risultati dell’India e dell’Australia fanno da contraltare ai primi segnali di rallentamento del Giappone.
“Medio ed estremo Oriente procurano circa un terzo dell’intero fatturato del Quality Group. E’ naturale che all’interno di quest’area ci siano dei movimenti: il Giappone non può, anche per ragioni fisiologiche, continuare a crescere in eterno. Anche Indocina e Indonesia, che comunque producono numeri molto alti, segnano il passo”.
Il nuovo viaggiatore
Quel che è certo è che anche le preferenze dei viaggiatori – per Quality concentrati nella fascia di età 45-70 anni – si sta assistendo a un cambiamento profondo. “Ad esempio – precisa io manager – stiamo registrando una sempre maggior richiesta di viaggi di gruppo, che nel post pandemia sono il modo migliore di condividere esperienze ed emozioni. Ritengo che un gruppo di taglio medio-piccolo – di circa 18 persone – sia il modo migliore per vivere al meglio un’esperienza in compagnia. Va anche detto che il viaggiatore è sempre più difficile, con il target medio-alto, che rappresenta il nostro cliente-tipo, sempre più esigente e attento all’organizzazione e alla qualità. In quest’ottica ritengo che il ruolo del tour operator sia sempre più necessario, anche se ci vuole un modello di business in grado di gestire le nuove complessità. Serve creare valore, declinato in base alle differenti professionalità di ogni player oggi sul mercato, in modo tale da guadagnare la fiducia non solo del cliente, ma anche dei nostri fornitori e degli agenti di viaggi”.
Proprio agli agenti di viaggi Quality Group ha dedicato 60 viaggi in 41 destinazioni del mondo, ai quali sono stati invitati circa 600 adv, per festeggiare il doppio anniversario dei 50 anni di Mistral Tour e dei 25 anni del Quality.
“Un progetto ambizioso, iniziato nel settembre 2024, che si concluderà nel novembre 2025. Un modo per ringraziare i nostri partner per una lunga storia di successi”.