Bancomat: “Il tagliodelle commissioni non riguarda gli esercenti”

Il taglio delle commissioni interbancarie per le transazioni via Bancomat rischia di non tradursi in un risparmio per i punti vendita e, dunque, nemmeno per i consumatori. È questa l’analisi di Confesercenti sul recepimento da parte dell’Italia del tetto Ue sui costi del Pos. Il provvedimento infatti “avrà efficacia, e a partire dal 2020, solo sulle banche”, afferma l’associazione di categoria in una nota. Un dato rilevante, dal momento che per alcune categorie, come quella degli agenti di viaggi, il Pos è una voce di costo particolarmente rilevante.

“La norma sul tavolo del Cdm - si legge ancora nel comunicato - prevede infatti che il solo taglio delle commissioni interbancarie, ed in particolare per quelle di importo inferiore a 5 euro, non riguarda le commissioni pagate dagli esercenti che accettano pagamenti con il Pos”. Dunque, non sarebbe stato messo nero su bianco nessun taglio degli importi pagati dai punti vendita per le transazioni effettuate tramite Bancomat.


“Favorevoli alla moneta elettronica”
L’associazione dei commercianti, comunque, sottolinea di essere favorevole alla diffusione della moneta elettronica, “che sarebbe un vantaggio anche per le imprese perché porterebbe ad una riduzione dei rischi legati alla gestione del contante”.

Ma Confesercenti evidenzia anche che la strada da seguire per l’aumento dei Pos nei punti vendita italiani è quello della “reale riduzione dei costi veri”, ovvero “canoni, abbonamenti di servizio e commissioni”. In particolare, secondo l’associazione, sono in difficoltà le attività caratterizzate da margini molto bassi, come “tabaccai, gestori carburanti ed edicolanti”. Con percentuali ridotte di guadagno infatti, il costo del Bancomat (calcolato sempre in percentuale rispetto alla transazione complessiva) incide in modo più pesante.

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