Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lieve flessione nelle presenze incoming, ma segnali strutturalmente positivi per quanto riguarda gli ospiti internazionali. E una buona tenuta nell’outgoing. Sono questi i risultati dell’anno in Toscana secondo Fiavet Toscana-Confcommercio, come li racconta il presidente Pier Carlo Testa.
“Le città d’arte – dice - si confermano il principale motore della domanda, con una crescita discreta, sostenute dai mercati esteri a lungo raggio. Positivo anche l’andamento della montagna, che beneficia di una domanda più destagionalizzata e orientata al turismo outdoor. Più stabili la campagna e collina, mentre il turismo balneare registra una contrazione significativa, riflesso di una domanda italiana più prudente e di una crescente concorrenza internazionale”.
Il vero elemento di forza del 2025, aggiunge Testa, “è rappresentato dai mercati esteri, in particolare Asia, con il ritorno della Cina e una domanda sempre più orientata verso esperienze culturali ed enogastronomiche. Proprio il turismo legato al cibo, al vino e ai territori, continua a generare valore e qualità della permanenza, rafforzando il posizionamento della Toscana sui mercati internazionali. Sul fronte dell’outgoing, poi, i viaggiatori toscani mostrano una rinnovata propensione a partire: Mediterraneo, capitali europee e lungo raggio tornano al centro delle scelte, con una spesa in crescita e una domanda più selettiva.”
Fiavet Toscana ritiene fondamentale che le politiche pubbliche riconoscano e coinvolgano la filiera organizzata del turismo, investendo su formazione, innovazione e promozione selettiva.
“I dati confermano che il turismo toscano non ha bisogno di slogan, ma di politiche mirate e condivise con le imprese – dice ancora Testa -. La crescita dell’incoming internazionale, così come le difficoltà di alcuni prodotti maturi, indicano con chiarezza che non esiste più un “modello unico” di sviluppo turistico. Occorre, invece, una strategia regionale capace di valorizzare la diversità dei territori, sostenere la riqualificazione dell’offerta balneare, rafforzare la competitività delle aree interne e accompagnare l’evoluzione del turismo esperienziale ed enogastronomico. Ed in questo scenario, le agenzie di viaggi e i tour operator rappresentano una realtà professionale essenziale, sia per l’incoming che per l’outgoing: operatori che costruiscono prodotto, intercettano mercati lontani, garantiscono qualità, sicurezza e legalità, e contribuiscono alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi.”