Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il futuro del turismo organizzato in primo piano durante Obiettivo X, l’evento firmato Ota Viaggi che ha raccolto al Marina Resort Garden & Beach in Sardegna alcuni dei principali player del comparto per una tre giorni di analisi e discussione. Durante il panel ‘Il Club di Ota’, moderato dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista, il confronto si è acceso sulla proposta di revisione della direttiva europea sui pacchetti turistici, che rischia – come sottolineato dai rappresentanti di diverse associazioni – di mettere in crisi l’intero comparto.
A preoccupare sono due aspetti chiave. Il primo: le limitazioni ai pagamenti anticipati, su cui si intravede una possibile soluzione nazionale. Il secondo, più delicato, è la clausola che permette al cliente di recedere per “circostanze eccezionali” nel luogo di partenza: troppo vaga secondo i relatori, in quanto potrebbe lasciare spazio a interpretazioni arbitrarie e caricare di rischi gli operatori.
Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto, e Luana De Angelis, vicepresidente di Fiavet, hanno espresso “grande preoccupazione” in vista del confronto del 26 giugno a Bruxelles. Cesare Foà, presidente di Adv Unite e il direttore commerciale di Ota viaggi, Massimo Diana, sono stati categorici: “Pareggiare non basta, dobbiamo vincere”.
Dello stesso avviso Marco Federici, coordinatore della rete dei delegati di Maavi, per il quale serve una lobby unita in Europa. “Chi costruirà i pacchetti domani, senza tutele?”.
Un altro punto scottante analizzato nel corso del talk moderato dal direttore di TTG Italia, Remo Vangelista, è stato quello dei rapporti fra adv e compagnie aeree. “Basta con le commissioni a zero – avvertono i rappresentanti delle associazioni - serve un riconoscimento concreto del lavoro”. La richiesta è quella di un equo compenso per attività sempre più complesse, gestione dei flussi finanziari, assistenza al cliente, promozione e vendita dei servizi accessori, investimenti in formazione e tecnologia.
Altro tema caldo infine, il caro prezzi. I preventivi faticano a chiudersi, i costi aumentano, il target medio arretra. “L’alto spendente gioca un’altra partita, ma è il cliente medio che manca all’appello” dicono gli operatori.
Il confronto con le mete estere diventa sempre più difficile e le tasse locali aumentano. Milani riconosce i progressi del Ministero del Turismo, ma avverte: “Servono risposte ora”. Cinque le priorità definite per il settore: un portale contro l’abusivismo, fondi per l’innovazione, uno stop all’aumento della tassa di soggiorno, una rappresentanza stabile in politica, il sostegno al target medio. “Se salta l’estate, per molti sarà come imboccare una strada senza ritorno”.