Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’ordinanza prevede che noi si paghi 1.000 euro per ogni giornata di ritardo nell’applicazione di quanto dispone. Vorrà dire che li pagheremo”. Gaetano Intrieri, a.d. di Aeroitalia, non ci sta e ha deciso: il vettore non ubbidirà all’ordinanza del Tribunale di Roma che ha appena accolto in secondo grado, e per ora solo in via cautelare, il ricorso di Ita Airways.
Aeroitalia continuerà dunque, per ora, a usare il proprio sito, con il proprio nome e il simbolo. “È vero, abbiamo perso in secondo grado le causa cautelare - ammette Intrieri dalle colonne di La Repubblica -. Ma in primo grado, a febbraio 2025, avevamo vinto. Prosegue inoltre la causa di merito ed è lecito sperare che ci dia ragione. Nell’attesa confido nella ragionevolezza di Ita”.
E aggiunge come Aeroitalia sia disponibile a valutare una parziale correzione del nome e del marchio “purché Ita rinunci a ogni azione nei nostri confronti”. Intrieri conclude poi dicendo che anche il Governo è sensibile al caso: “Non hanno piacere - rimarca - che abbia così tante turbolenze una compagnia italiana come la nostra”.
Intanto, però, l’ordinanza del Tribunale di Roma vieta ad Aeroitalia di usare il sito aeroitalia.it, mentre da gennaio 2026 non potrà più usare né il suo nome, né il suo marchio, una A tricolore e stilizzata. Nome e marchio troppo simili, a detta del tribunale, a quelli di Alitalia.