Il commento del direttore
Remo Vangelista
I vettori dovranno ancora stringere i denti per qualche stagione. Il nodo dei ritardi nelle consegne dei nuovi aeromobili, infatti, non sembra destinato a risolversi nel breve periodo. La penuria di componentistica, che perdura ormai dal periodo Covid e che non è mai stata superata, sta causando ritardi che si prolungheranno ancora per diverso tempo.
A lanciare l’avvertimento è stata Airbus, la quale secondo quanto riportato da marketscreener.com avrebbe avvisato le compagnie aeree che i ritardi nelle consegne potranno durare ancora per altri tre anni. L’alert sarebbe stato rafforzato nel corso di un incontro a Tolosa con i clienti.
La situazione, informa Airbus, non sarebbe proprio stagnante: la catena di approvvigionamento si sta ‘riparando’ poco per volta, ma al momento i lievi miglioramenti hanno consentito a fatica di superare la carenza di componenti e manodopera del periodo pandemico. Ma restano ancora nodi da sciogliere per quanto riguarda motori e alcune parti strutturali.
Gli effetti sulle compagnie
Insomma, i ritardi ci saranno ancora sia nel 2027 che nel 2028. E intanto i vettori dovranno fare i conti con un aumento della domanda senza precedenti, che fa crescere a dismisura il bisogno di nuovi aeromobili. L’avvertimento di Airbus in questo senso è una vera e propria doccia fredda, anche perché non è usuale che i ritardi siano annunciati con così tanto anticipo.
I vettori, dunque, si muovono su un terreno scivoloso e molte di loro stanno già correndo ai ripari con strategie e iniziative, come è il caso di Emirates.
“Siamo fermamente convinti che la domanda di viaggi aerei continuerà a crescere - ha affermato Adnan Kazim, deputy president and chief commercial officer di Emirates Airline, in un’intervista rilascia al direttore responsabile di TTG Italia Remo Vangelista e pubblicata sull’ultimo numero di TTG Luxury -. Riconosciamo le sfide che l’industria deve affrontare, tra cui le limitazioni nella produzione di aeromobili, le restrizioni sulla capacità degli aeroporti internazionali principali e un panorama geopolitico complesso. Tuttavia, Emirates sta affrontando in modo proattivo la crescita della domanda prevista e queste potenziali sfide attraverso una strategia articolata. Un elemento fondamentale di questa strategia è il nostro progetto di riammodernamento, che migliorerà la capacità e l’esperienza della nostra flotta esistente”.