Storia del B747, nato negli Stati Uniti e adesso sparito dalle flotte americane

Il primo volo ufficiale del B747 porta la data del 22 gennaio 1970, con la livrea di uno dei marchi più gloriosi dell’aviazione civile, vale a dire la Pan Am. Una compagnia che ha fatto la storia del trasporto aereo americano e mondiale e che fu scelta per lanciare il nuovo modello dedicato la lungo raggio, con il quale la statunitense Boeing avrebbe poi invaso il mercato.

A quasi 48 anni di distanza dal debutto e mentre da tutto il mondo arrivano ordini per l’ultima evoluzione del Jumbo, il 747-800, negli Stati Uniti si è celebrato quasi in sordina uno dei divorzi più clamorosi della storia del settore.

Lo scorso 19 dicembre, secondo quanto riportato da Il Mattino, l’aereo B747 della Delta Air Lines partito da Seul e atterrato a Detroit è stato l’ultimo esemplare a stelle e strisce a volare sui cieli degli Stati Uniti. Nella flotta di nessuna compagnia americana, infatti, esiste ancora un modello del Jumbo e al momento non ci sono commesse presso la Boeing.

Gli Usa hanno quindi voltato le spalle a un pezzo di storia nazionale (non a caso scelto anche per gli aerei presidenziali, gli Air Force One), rinunciando anche alla nuova versione, che invece sta rimpolpando le flotte di compagnie del calibro di Lufthansa, Klm, Korean o Air China. Il tutto a favore degli A340, A350 e A380 dell’Airbus oppure i 777 o 787 di Boeing.

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