Lufthansa, ore decisive

Sono ore decisive per Lufthansa. Oggi gli azionisti del Gruppo si riuniranno in videoconferenza per l’assemblea annuale, per decidere le sorti del colosso dell’aviazione tedesca. L’unica speranza di salvare conti e dipendenti è il piano di aiuti governativi da oltre 9 miliardi messo a punto dall’Esecutivo di Angela Merkel. Ma la condizione di una partecipazione dello Stato nel Gruppo sta mettendo in allarme più voci della compagine azionaria.

Secondo quanto anticipato nelle ultime ore dal quotidiano tedesco Handelsblatt, buona parte degli azionisti si sarebbe detta totalmente contraria, sposando così la posizione di ostruzionismo manifestata nei giorni scorsi dal ceo Carsten Spohr.

Da parte sua, però, l’Esecutivo tedesco non sembra molto incline a cambiare i suoi piani. L’ipotesi sul piatto sarebbe, infatti, ancora quella di un’acquisizione del 25,1 per cento delle quote e di due seggi nel consiglio di vigilanza. Lo Stato formerebbe così una minoranza di blocco del valore di 1 miliardo di euro.

Cosa accadrà?
Non accettare un aiuto governativo, però, potrebbe lanciare Lh verso un domani dai contorni bui. Solo per il primo trimestre 2020 il colosso tedesco ha stimato una perdita pari a 1,2 miliardi di euro e un calo del fatturato da 1,4 miliardi rispetto allo scorso anno. La liquidità di cui dispone attualmente, pari a 4,4 miliardi di euro, non è inoltre sufficiente a far proseguire l'attività oltre le prossime settimane. A rischio, poi, ci sarebbero oltre 10mila posti di lavoro.

Un aspetto sottolineato anche dal ceo nel suo discorso agli azionisti, anticipato nelle scorse ore sul sito del Gruppo. Spohr ha sottolineato di non “essere in grado di mantenere i posti” e per il futuro ha avanzato l’ipotesi di una "Lufthansa più piccola”, con una riduzione della flotta di circa 100 aeromobili.

Quanto alle trattative con il Governo, il Gruppo non vuole lasciare comunque nulla di intentato. “Stiamo discutendo intensamente con il governo federale e la Kfw sul supporto di liquidità per la nostra azienda – ha scritto Spohr -. Inoltre, stiamo anche negoziando con i governi di Austria e Belgio per ottenere aiuti per Austrian Airlines e Brussels Airlines. Nel caso di Swiss ed Edelweiss abbiamo già ricevuto assicurazioni dal governo svizzero per un prestito che sarà garantito in gran parte dallo Stato svizzero. Il pacchetto deve ancora essere approvato dal parlamento, ma è previsto per l’inizio di maggio. Al momento non stiamo solo discutendo i livelli degli importi necessari, ma stiamo anche negoziando le condizioni e le scadenze relative a quando questo aiuto può essere reso disponibile”.

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