Carsten Spohr, Lufthansa“Vogliamo Ita Airways”

Nel quartier generale di Francoforte si respira un’aria diversa negli ultimi mesi. Il Gruppo Lufthansa ha da poco chiuso la partita con lo Stato, con la restituzione di tutti i soldi avuti in prestito. Un passo importante perché uno dei mantra dal gruppo tedesco è di essere liberi dalle ingerenze dello Stato e potere decidere in piena autonomia, secondo le regole della libera concorrenza.

Da ieri, inoltre, sono ufficiali le buone notizie che circolavano già da un po’ all’interno: non solo il colosso si è liberato dal peso statale, ma sta volando a gonfie vele, con vendite che a ottobre e novembre hanno toccato livelli insperati e prenotazioni per i mesi a venire più che incoraggianti. Un andamento che ha indotto la compagnia a rivedere le stime per fine anno e annunciare la prospettiva di utili da 1,5 miliardi di euro.

Situazioni che in passato hanno indotto Lufthansa a muoversi sul mercato alla ricerca di occasioni utili per estendere il raggio d’azione, forti di una situazione economica invidiabile. E in questo caso la preda ha un nome ben preciso, ribadito dal ceo Carsten Spohr (nella foto) in un’intervista rilasciata proprio ieri a Die Zeit: “Vogliamo Ita Airways”, anche senza l’appoggio di Msc.

Gli obiettivi
Il manager è uscito ancora una volta allo scoperto sulla trattativa che al di qua delle Alpi prosegue con il Governo alla ricerca di una quadra che possa soddisfare da una parte la volontà dell’Esecutivo di non cedere in toto Ita e dall’altra quello dei tedeschi che, come si sa, vogliono avere il potere decisionale senza scendere a patti.

Anche per questo l’ipotesi di un passaggio di mano in cui fare entrare anche le Ferrovie dello Stato sembra essere tramontato sul nascere proprio per la natura statale di Fs.
                                                    
Italia mercato fondamentale
Spohr nell’intervista non entra nel merito dei termini della trattativa, fedele al motto che negli affari è opportuno parlare di cessioni o acquisizioni soltanto al momento giusto (come avvenne con Swiss, rilevata a meno di 24 ore dall’ultima smentita dell’operazione…).

Il manager però mette in chiaro che l’interesse deriva dal fatto che l’acquisizione aprirebbe importanti prospettive per il gruppo Lufthansa, “ma anche per Ita stessa oltre che per tutta l’Italia”, aggiunge. Spohr ricorda poi che l’Italia è uno dei mercati più importanti per la compagnia considerando che al momento attuale vengono trasportati dall’America più passeggeri in Italia che nella stessa Germania.

E poi “l’Italia è forte economicamente ed è una meta turistica attrattiva. E noi vogliamo e dobbiamo essere più europei”.

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