Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Regione Sardegna ha avviato per un anno la sperimentazione del 'nuovo modello sardo' dei trasporti che si basa su tre punti.
I tre pilatri, come riporta Ansa, sui quali fondare una rete di collegamenti stabili sono continuità territoriale, aiuti diretti ai vettori per l'attivazione di nuove rotte stabili e annuali, contributo sociale ad alcune fasce di passeggeri per i voli europei fuori dalla continuità territoriale.
La prima novità riguarda il meccanismo degli aiuti ai passeggeri, ispirato e riadattato sul modello delle Baleari. Da oggi ogni sardo potrà vedersi rimborsato il biglietto di un volo da e per l'isola da tutte le destinazioni europee non coperte da continuità territoriale.
Per richiedere il rimborso sarà operativa da febbraio, ma potranno essere rimborsati i voli effettuati dall'approvazione della delibera, una piattaforma specifica in cui caricare i propri o biglietti e i documenti.
A provvedere all'erogazione del contributo saranno i rispettivi Comuni di residenza del passeggero. Destinatari della misura i giovani under 25 e gli anziani over 65 saranno destinati tre tipi di importi a seconda del costo del volo: 25 euro di rimborso per biglietti compresi tra i 100 e i 125 euro; 50 euro di rimborso per prezzi che vanno dai 125 ai 175 e 75 euro per la fascia di prezzo 175-500 euro.
Ciascun sardo potrà usufruire durante l'anno della sperimentazione dei contributi fino a un massimo di mille euro totali. La misura specifica è finanziata con 8 milioni.
Approvati anche aiuti diretti ai vettori per l'attivazione di nuove rotte. In deroga alla normativa europea sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato, la Sardegna approva una delibera che mette a disposizione delle compagnie 25 milioni di euro per abbattere i costi di accesso alle strutture aeroportuali. In questo modo i vettori saranno più incentivati a scegliere o restare in Sardegna e potranno essere attivate circa venti nuove rotte. Sarà un bando a destinare le risorse per le rotte specifiche stabili e non stagionali. "Il criterio base sarà seguire la vocazione dei tre aeroporti sardi ma mi sono già impegnato perché il gruppo di lavoro tenga conto anche delle istanze che arrivano dalla Fasi e dalle associazioni degli emigrati sardi", ha spiegato l'assessore ai Trasporti Antonio Moro.
Quanto al cosiddetto terzo pilastro dei trasporti, la continuità territoriale, si sta lavorando per presentare all'Ue una proposta concreta e che tenga conto delle reali necessità dei sardi.