Il commento del direttore
Remo Vangelista
“I carburanti sostenibili, come il Saf, sono un imbroglio”. Con i suoi soliti toni provocatori il ceo di Ryanair, Michael O’Leary (nella foto), ha detto la sua sui carburanti ‘green’, in un’intervista rilasciata al Guardian.
Per il numero uno della low cost irlandese puntare solo sui biocarburanti non rappresenta una strategia risolutiva per combattere il cambiamento climatico e le criticità sono ancora molte. A partire dalla disponibilità sul mercato degli eco-carburanti. “A meno che i Governi non intervengano nella produzione e nell’approvvigionamento dei carburanti sostenibili per l’aviazione - e questi arriveranno, in ultima analisi, solo dalle major petrolifere - non vedo come otterremo i volumi di cui abbiamo bisogno”, ha affermato, aggiungendo poi sardonicamente: “Vuoi che tutti vadano in giro a raccogliere olio da cucina? Non c’è abbastanza olio da cucina al mondo per alimentare più di un giorno l’aviazione”.
Il ceo di Ryanair ha spiegato che la low fare ha già firmato accordi con le major petrolifere per coprire fino al 9,5% del suo fabbisogno di Saf entro il 2030, ma, ha aggiunto, “non sappiamo se saranno in grado di produrre questo tipo di volumi”.
Come vincere la sfida green
Per aiutare il trasporto aereo a vincere la sfida 'green', secondo O’Leary, i Governi dovrebbero prima di tutto riformare il controllo del traffico aereo. “Se potessimo eliminare i ritardi Atc e le rotte inefficienti potremmo ridurre il consumo di carburante di un altro 20-25%”.
Resta poi il tema delle flotte. “Se riuscissimo a passare a flotte elettriche, questo sarebbe l’unico modo per arrivare vicino allo zero netto entro il 2050”.
Il manager punta poi il dito contro le auto e il comparto marittimo. “Mi offende il fatto che le compagnie aeree siano il simbolo del cambiamento climatico, quando rappresentano il 2% delle emissioni di CO2. Il marittimo rappresenta il 5%, ma nessuno posta mai la foto di una barca che esce da un porto e dice ‘Ecco qua, il mondo si sta riscaldando’”.