Libano: nuovi segnali di ripresa dopo il calo di febbraio, in seguito all'attentato a Hariri (1)

L'attentato kamikaze contro l'ex premier Rafik Hariri, che tra l'altro ha danneggiato quattro alberghi a Beirut il 14 febbraio scorso, ha avuto inevitabili ripercussioni su un flusso turistico che sembrava destinato a una vertiginosa progressione. Già nel 2004 il Paese aveva registrato un record senza precedenti, con un totale di 1,28 milioni di turisti, la maggioranza dei quali arabi, e un aumento di addirittura 25 punti percentuali rispetto al 2003. Prima dell'attentato, la festività di Eid Al Adha aveva fatto impennare il tasso di occupazione alberghiera a inizio 2005: "Gennaio è stato eccezionale – conferma Raffi Torikian, direttore vendite dell'InterContinental Le Vendome Beirut, una delle strutture danneggiate dall'attentato di febbraio -. Il tasso di occupazione è arrivato addirittura all'82%, ma anche la prima metà di febbraio è stata soddisfacente". Da sottolineare che questo hotel, insieme agli altri tre danneggiati (InterContinental Phoenicia Beirut, Monroe Hotel e Palm Beach), è pienamente operativo già da metà maggio - segue -

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