Il commento del direttore
Remo Vangelista
Aigab si unisce alle critiche, in arrivo dal settore degli affitti brevi, alla proposta di legge in Emilia Romagna sugli affitti brevi.
La nota dell’associazione prende le mosse dai numeri generati dal comparto: “Il settore degli affitti brevi ha contribuito al PIL nazionale con 41,7 miliardi di euro, di cui 8,2 miliardi derivano da prenotazioni dirette, 33 dall’indotto e 0,6 miliardi da ristrutturazioni, arredi e manutenzioni (dati aggiornati al 31 agosto 2025)”.
E prosegue: “Per l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, le seconde case degli italiani devono poter essere utilizzate e messe a reddito con le stesse regole in tutto il Paese, perché sono un asset prezioso per le famiglie e il loro utilizzo non può essere limitato da norme locali arbitrarie viziate da pregiudizi ideologici”.
L’associazione ricorda che le case messe a reddito tramite affitti brevi in Emilia Romagna sono “solo lo 0,6% del patrimonio immobiliare”.