Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un confronto immediato con Ryanair e un incontro a TTG Travel Experience. A chiederli è Aiav - Associazione Italiana Agenti di Viaggio, che interviene così sulla decisione del vettore di introdurre l’obbligo, per tutti i passeggeri, di munirsi di carta d’imbarco digitale ottenuta attraverso la sua app. Una decisione che, appena annunciata, ha provocato la reazione delle associazioni di consumatori anche per i costi che comporta per i passeggeri. In base ai calcoli di Assoutenti, ad esempio, il supplemento per chi non completa il check-in online almeno due ore prima dell’orario di partenza programmato ammonta a 55 euro a viaggiatore a titolo di ‘tassa check-in’ in aeroporto (30 euro per i voli dalla Spagna, 40 euro per i voli dall’Austria), un costo superiore a quello di molti biglietti venduti dal vettore.
“Un obbligo discriminatorio”
“La decisione di Ryanair - sottolinea Fulvio Avataneo, presidente Aiav - rischia di vanificare i passi compiuti dal vettore in un’ottica di inclusione e apertura nei confronti del mercato. Un’apertura che per una compagnia che occupa una posizione dominante su scala europea è non solo auspicabile, ma anche doverosa”.
Pur comprendendo, infatti, le ragioni della compagnia, anche in un’ottica di sostenibilità, velocità e risparmio, l’obbligo della carta d’imbarco digitale, per come è stato comunicato, secondo Aiav risulterebbe discriminatorio nei confronti di tutti i passeggeri che hanno scarsa dimestichezza con i supporti digitali.
“Se è vero, come dichiara Ryanair, che l’80% dei passeggeri già utilizza il sistema digitale - fa notare l’associazione -, non si può ignorare che il 20% restante equivale a circa 40 milioni di viaggiatori, molti dei quali italiani, che per varie ragioni, compresa l’età, non hanno le competenze digitali necessarie per gestire in autonomia un’operazione come il check-in online e in alcuni casi non dispongono nemmeno di uno smartphone”.
Clienti che, aggiunge Aiav, spesso si rivolgono alle agenzie di viaggi per ovviare al problema e che, con le nuove disposizioni, sarebbero di fatto discriminati.
Ryanair, infine, non ha fornito disposizioni in merito alla gestione della biglietteria e dei check-in per i gruppi, un altro segmento particolarmente rilevante per le agenzie di viaggi.
“Abbiamo già chiesto un tavolo di confronto e un incontro alla fiera di Rimini. Ci auguriamo che venga dimostrata la stessa disponibilità e flessibilità che hanno caratterizzato i rapporti di collaborazione instaurati finora”.