Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ancora una volta è la clientela internazionale a trainare la crescita dell’hospitality alberghiera italiana. A sostenerlo è Confindustria Alberghi che, per il mese di agosto, evidenzia un incremento medio delle prenotazioni di 2,7 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2024, con gli stranieri a più 3,3%, mentre le prenotazioni da parte della clientela italiana fanno segnare solo un più 1,1%.
Il tasso medio di occupazione delle camere si attesta al 64,5%, con Stati Uniti, Regno Unito e Francia sul podio dei principali mercati emissori, seguiti da Germania e Svizzera.
Montagna in affanno
L’apporto fondamentale degli ospiti internazionali emerge soprattutto per le città, che pur registrando un toc inferiore al 2024, al 59,2%, segnalano un incremento delle prenotazioni dall’estero pari a 3,3 punti percentuali.
Decisamente migliori le performance delle località di mare, con un toc medio dell’80,2% anche se, per quanto riguarda le prenotazioni, per il mese di agosto si prevede un leggero arretramento dello 0,8%.
Meno brillante la situazione per le destinazioni montane, il cui tasso medio di occupazione camere è del 65,2%, ma con un calo delle prenotazioni del 7,4% per il mercato interno e del 7% per quello internazionale, con una perdita complessiva del 10,5% rispetto ad agosto 2024.
Concentrando lo sguardo sulle singole destinazioni, Napoli emerge come la realtà più dinamica, registrando un aumento delle prenotazioni del 12,7% rispetto ad agosto 2024, grazie a una crescita sostenuta sia della clientela italiana (+8,2%) sia di quella estera (+9,5%). Anche Firenze e Milano mostrano una performance positiva, rispettivamente con un incremento del 3,6% e del 9,8%, mentre Roma si mantiene in territorio positivo (+2,1%), nonostante una flessione della domanda domestica.
Le città in calo
Situazione diversa a Venezia, dove la domanda internazionale è in calo (-7,5%) e il risultato complessivo registra un -5,4%, parzialmente mitigato dalla leggera crescita della componente italiana (+1,4%). Anche Matera, pur registrando uno dei toc più alti (88,9%), accusa un calo medio dell’1% rispetto all’anno precedente, dovuto soprattutto alla flessione della domanda domestica.
Torino e Verona chiudono agosto in territorio negativo, rispettivamente con un meno 2% e un meno 0,8%, cali determinati da una contrazione della clientela italiana non compensata completamente dall’andamento dei flussi internazionali. Sassari, invece, si distingue per una dinamica stabile sul fronte domestico e una crescita estera del 5%, che contribuisce a un aumento complessivo del 3,1%.