L'Italia dell'incomingUn'estate da ricordare

L'estate italiana, malgrado il meteo che sembra non voler proprio capire che è tempo di alta stagione, sembra essere una di quelle da ricordare.

Così, almeno, la raccontano gli operatori del turismo inbound, che malgrado tutto e tutti continuano a riempire gli hotel e spiagge della Penisola con i turisti internazionali.  

"La situazione è buona, anche se varia da regione a regione" dice Mally Mamberto, che dal vertice del consorzio Incoming Italia ha una visuale globale dell'andamento del mercato. "Alcune aree stanno facendo il pienone già adesso, come il lago di Garda e l'alto Adriatico, in particolare il Veneto, e benissimo stanno andando Sardegna, Sicilia e Puglia. Più lento il versante tirrenico, dalla Liguria alla Toscana fino al Lazio - spiega -. Non nascondo però che ci aspettavamo molto meglio: la situazione internazionale è estremamente favorevole al prodotto Italia e all'ultima Itb i principali operatori ci hanno richiesto il doppio dei contingenti delle camere che avevano l'anno precedente".

La sicurezza
Fra Itb e l'estate, ci sono stati, però, alcuni fatti. "Sicuramente gli eventi di Bruxelles hanno spaventato i turisti - continua Mamberto - e l'articolo uscito sulla Bild qualche tempo fa ha fatto il resto. Così la Spagna è strapiena, mentre noi su alcune aree soffriamo un po'. Speriamo nelle prenotazioni last minute, ma non contiamo di recuperare tutto il terreno perduto".

Contro l'articolo della Bild si scaglia anche Alfonso Baldazzi, titolare di Welcome System in Emilia Romagna: "L'uscita del giornale tedesco ci ha fatto davvero dei danni e quello che hai perso non lo recuperi. Guarda caso - dice maliziosamente - sulla Spagna, là dove i t.o. tedeschi hanno investito, non è stato segnalato nessun allarme".

Il problema sicurezza è sentito anche in Campania. "Stiamo andando molto bene - dice Gino Acampora, titolare di Acampora Travel -, l'unico problema è il mercato Usa. Dopo gli ultimi eventi in Europa, ha rallentato: non ci sono state cancellazioni, ma le prenotazioni vanno a rilento, ed è un peccato perché stava assicurando performance davvero di rilievo".

Il ritorno dei russi
"C'è una ripresina dei russi, diciamo un +5 per cento a giugno 2016 rispetto all'anno precedente, ma è inferiore alle nostre attese". Il mercato che per tanti anni è stato colonna portante delle estati romagnole stenta a ripartire, secondo Baldazzi di Welcome System Anche quest'anno che, per problemi geopolitici, i flussi dal Paese hanno un mercato ancora più stretto, dal quale si deve togliere pure la Turchia, il tanto atteso ritorno in massa non c'è stato. "I problemi economici continuano - dice ancora Baldazzi - fra le sanzioni e il rublo deprezzato: la vera ripresa la aspettiamo nel 2017".

Eppure una leggera ripresa c'è. Lo conferma Mamberto e soprattutto Sandro Saccoccio, marketing manager di Gartour, che molto sta investendo sul mercato russo, aprendo addirittura una destinazione nuova, il Cilento.

"Il ritorno c'è - spiega -. Certo, per quest'anno pensiamo di trasportare circa 250mila pax dalla Russia contro i 400mila che gestivamo prima della crisi del Paese, ma è comunque un mercato importante che sta tornando. Sono riprese le rotazioni charter su Rimini e Treviso e la destinazione Italia si è fatta trovare pronta ad accogliere un mercato a cui altre mete internazionali sono precluse".

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