Venezia, dal 2024 in vigore il ticket d’ingresso a 5 euro

Trenta giorni in un anno, quelli da ‘bollino nero’, in cui l’accesso a Venezia sarà consentito solo pagando un ticket di 5 euro.

Dopo anni di confronti, bozze e polemiche,  il sindaco Luigi Brugnaro ha introdotto la tassa in via sperimentale dal 2024 probabilmente in un giorno compreso tra Pasqua e il 25 aprile. Sarà la giunta a stabilire nelle prossime settimane il calendario dei giorni in cui sarà obbligatorio prenotare e, per i turisti giornalieri giornalieri, anche pagare il contributo di accesso.

Nei 30 giorni individuati dal Comune non esisterà però, come riporta il Corriere della Sera, alcun tetto o limite numerico di visitatori che potranno accedere alla città.

“Ci poniamo così come apripista a livello mondiale, consapevoli dell’urgenza di trovare un nuovo equilibrio tra i diritti di chi a Venezia ci vive, ci studia o ci lavora e di chi visita la città - spiega l’assessore al Turismo Simone Venturini -. Per questo, in determinati periodi e in alcune giornate, si rende necessaria una gestione dei flussi innovativa, in grado di porre un freno al turismo giornaliero. Di sicuro non è un provvedimento per fare cassa”.

Da una prima stima sono diecimila i turisti giornalieri che mediamente affollano il centro storico lagunare, e potrebbe essere un milione e mezzo di euro l’introito annuale, che andrà a coprire i costi del portale e dei controlli che verranno eseguiti.

Chi non dovrà pagare
Esclusi dal provvedimento i ragazzi sotto i 14 anni, i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari. gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in centro storico o nelle isole minori di Venezia

Sono esentati dal pagamento ma dovranno prenotare l’accesso chi soggiorna in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale , i residenti nella regione Veneto, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al terzo grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo di accesso, un’altra serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento.

In pratica, il ‘turista giornaliero’ che arriva a Venezia dovrà registrare sul sito la propria prenotazione, eventualmente pagare, e in cambio riceverà il Qr code che dovrà mostrare ai controllori: la multa va dai 50 ai 300 euro.

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