Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’incremento del 15,4% di presenze registrato lo scorso anno è anche il risultato dell’attivazione del Cin, che ha messo in luce il dato relativo al comparto extra-alberghiero. L’hotellerie resta il pilastro, ma il nostro obiettivo strategico è quello di ampliare e differenziare l’offerta turistica, coinvolgendo operatori e agenzie in un’azione sinergica”. Parola dell’assessore regionale al Turismo della Sardegna, Franco Cuccureddu, intervenuto a ‘Obiettivo X’ firmato Ota Viaggi, ospitato a Marina Orosei in Sardegna.
Il nodo stagionalità
L’assessore ha fotografato l’attuale scenario e la distribuzione delle presenze: “Gli italiani (47%) si concentrano per il 90% nei mesi di luglio e agosto, mentre il 53% di stranieri è suddiviso equamente tra alta e media stagione. È su questo 50% che vogliamo lavorare, stimolando la domanda italiana nei mesi di spalla e promuovendo una Sardegna non solo balneare”.
L’appeal internazionale e i segmenti emergenti
Alla fiera di Dubai lo stand Sardegna era posizionato tra Maldive, Seychelles e Polinesia Francese: “Una scelta che riflette il nostro posizionamento nel turismo leisure di fascia alta. Ma con una differenza sostanziale: in Sardegna il maltempo non blocca l’esperienza. Abbiamo 24 mila siti archeologici, cammini religiosi gemellati con Santiago, trekking tra i più spettacolari al mondo come il Selvaggio Blu, oltre a borghi, cultura e una gastronomia unica”.
L’assessore ha poi sottolineato la performance dell’ultimo trimestre: +40% a ottobre, +24% a novembre, +25% a dicembre, anche grazie a un forte investimento sul Capodanno. “Stiamo lavorando per rendere la Sardegna una destinazione winter friendly. Se nei prossimi cataloghi e sulle homepage delle agenzie apparisse ‘Capodanno in Sardegna’ accanto al classico ‘mare e relax’, sarebbe un grande passo avanti per tutti”.