Il commento del direttore
Remo Vangelista
Fa subito discutere l’ipotesi del Comune di Roma di introdurre dal 7 gennaio un ticket di 2 euro per la Fontana di Trevi. Le prime reazioni giungono dalle associazioni dei consumatori.
In una nota il Codacons dice “no al ticket, ma sì ad accessi contingentati in grado di evitare affollamenti e deturpare l’area della fontana”.
“Siamo da sempre contrari alla monetizzazione di monumenti, piazze, fontane e siti di interesse storico e culturale - scrive nello statement -, e crediamo che istituire biglietti di ingresso a pagamento sia un danno per i turisti, i quali devono poter godere gratuitamente delle bellezze di Roma, anche perché spesso i soldi raccolti attraverso i balzelli imposti ai turisti che arrivano in Italia, come nel caso della tassa di soggiorno, non vengono utilizzati per migliorare i servizi all’utenza ma solo per coprire i buchi di bilancio”.
“Al tempo stesso - continua il Codacons - occorre limitare affollamenti e turismo di massa, che creano degrado e deturpano il patrimonio della capitale, e in tale direzione sosteniamo gli ingressi contingentati alla Fontana di Trevi, soluzione che permette agli stessi visitatori di godere meglio dell’area senza calche e assembramenti di persone”.