Hotrec chiede all'Ue flessibilità sui contratti di lavoro

Riavviare le discussioni sulle condizioni di lavoro dell’Ue nella prossima sessione plenaria. Hotrec esorta il Parlamento europeo, alla luce della relazione della Commissione per l’Occupazione e gli Affari sociali, a riesaminare il tema della burocrazia in aumento, a danno delle imprese alberghiere.

“Il settore è composto da 1,9 milioni di pmi, di cui il 90% sono microimprese e lavorano con un programma completo di 24 ore su 7 giorni la settimana – ha rimarcato Susanne Kraus-Winkler, presidente Hotrec Hospitality Europe -. L’imprevedibilità delle nostre attività (ad esempio,un  cuoco che deve essere sostituito all’ultimo minuto) rende difficile per il settore fornire dichiarazioni scritte a tutti i lavoratori. Inoltre, c’è bisogno di flessibilità sul tipo di contratti da offrire. La natura di un contratto a tempo indeterminato o di un contratto a tempo parziale è diversa e verrà utilizzata a seconda delle esigenze del datore di lavoro”.

La richiesta
La richiesta al Parlamento europeo dell’associazione di cui Federalberghi è membro, è “di aiutare il comparto affinché continui a fornire posti di lavoro e crescita”, come sottolineato da Jean-Marc Banquet d’Orx, presidente del Comitato sociale settoriale di Hotrec -, poiché senza un certo livello di flessibilità, il settore dell’ospitalità dovrebbe continuare ad affrontare sfide tremende per continuare ad essere prospero”.

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