Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sebbene siano i cinesi il popolo cui è ascrivibile il più alto numero di viaggi internazionali (97.3 milioni nel 2013), la maggioranza di essi non viaggia per niente, e gli elevati volumi sono dovuti più che altro alle dimensioni del paese e al suo grande numero di abitanti.
Con una media di 0,07 viaggi internazionali a testa l’anno, i cinesi si classificano infatti al 24° posto pra i popoli che più si muovono su base individuale dentro e fuori dai confini nazionali.
I più grandi viaggiatori, dicono le statistiche elaborate da Timetric, sono gli scandinavi, che occupano ben 4 posizioni fra le prime 5 della classifica per numero di viaggi annui pro capite. I primi, spiega Event Report, sono i finlandesi, che registrano una media di 7,5 viaggi l’anno per persona, dei quali 1,7 sono internazionali, seguiti da svedesi (6), danesi (5,3) e norvegesi (5,2).
Gli scandinavi, dicono gli analisti di Timetric, possono permettersi un buon numero di viaggi grazie al benessere economico di cui mediamente godono e ai tassi di disoccupazione relativamente bassi. Inoltre, il clima estremo della Scandinavia li porta a viaggiare spesso fuori dai propri confini, dove trovano inoltre un buon rapporto qualità-prezzo se paragonato all’alto costo della vita che si registra nei 4 Paesi considerati. In particolare, i norvegesi fanno 2 viaggi internazionali l'anno, il numero medio più alto registrato in tutta Europa.
I secondi più grandi viaggiatori al mondo sono gli americani, che però primeggiano nei viaggi nazionali: 6,5 l’anno contro soltanto 0,2 fuori dai propri confini. Meno di metà degli americani ha un passaporto, dice infatti Timetric, e a viaggiare fuori dagli Stati Uniti lo scorso anno è stato solo un cittadino su 5.
I motivi sono diversi: da una parte, gli Stati Uniti sono un Paese così grande e con una tale varietà di offerta che i suoi cittadini sentono poco il bisogno di affrontare la spesa di un viaggio internazionale; dall'altra, negli Usa i giorni di ferie concessi dalle aziende sono pochi rispetto all'Europa (dove ci sono in media 22 giorni di ferie l’anno) e i lavoratori americani non hanno il diritto garantito a giorni di ferie retribuiti.