Un piano industrialeper Bluvacanze

Un marchio con una forza "pari a quella dei tour operator storici", un azionista internazionale alle spalle del calibro di Msc Crociere e la credibilità commerciale: Alberto Peroglio Longhin (nella foto) è partito da queste tre basi per tratteggiare il nuovo volto dell'azienda di cui è amministratore delegato.

Bluvacanze, che due anni fa ha iniziato un percorso di risanamento dei conti, oggi è una realtà rimodellata e in fase di evoluzione: "Ci sono state delle chiusure - ammette Peroglio Longhin
- ma ci presentiamo al mercato con un'attività retail dai numeri molto positivi". Il valore di produzione del network (che da un mese ha iniziato un percorso di evoluzione giuridica della proprie agenzie, passando dalla proprietà all'associazione in partecipazione), nel 2015 è stato di 350 milioni di euro per il leisure e altrettanto per il business travel, con un andamento positivo sulle adv rimaste aperte e una riduzione complessiva data dalla chiusura di alcuni punti vendita.

L'andamento delle vendite
"Da gennaio ad oggi - prosegue Peroglio Longhin - l'andamento registra un più 3 per cento sul budget, ma sono numeri indicativi: stiamo per affrontare una stagione molto incerta, dove occorre essere veloci e tempestivi".

Il prossimo passo
Ora il prossimo passo è costruire un polo distributivo unico sul mercato, anche grazie al decollo del progetto Blunet: "La Bluvacanze del futuro è un'azienda snella, un ancoraggio di sicurezza per chiunque voglia un'attività costante di programmazione di prodotto, grazie alla presenza di un gruppo internazionale che ci permette di avere una capacità progettuale unica".

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