Assicurazioni integrative, ecco perché è meglio stipularle

Viaggiare senza polizza di assicurazione integrativa può essere rischioso, soprattutto se ci si sposta al di fuori dello Spazio economico europeo, dove quindi non è garantita la copertura sanitaria nazionale. Come spiegato da Il Sole 24 Ore questo tipo di contratto assicurativo, oltre a prevedere la copertura delle spese mediche e sanitarie, garantisce anche servizi come consulenze mediche telefoniche o, per i casi di urgenza, l’invio di un medico sul posto.

Dal canto suo il Codice del turismo, negli articoli dal 36 al 38, impone di fornire al viaggiatore tutte le informazioni necessarie per la sottoscrizione di un eventuale contratto di assicurazione, anche nel caso in cui il pacchetto proposto sia tutto compreso.

Cosa succede in caso di rimpatrio
Un’assicurazione personale può essere di fondamentale importanza anche nella necessità di un rimpatrio, sia per insolvenza o fallimento degli organizzatori, sia per eventi attribuibili a responsabilità degli stessi viaggiatori. In questi casi l’assistenza dello Stato rappresenta, infatti, solo una forma di intervento straordinario e, una volta rientrati in Patria è anche possibile che si sia obbligati a rimborsare allo Stato stesso le spese per il soccorso, soprattutto se si riesce a dimostrare che i turisti si sono esposti deliberatamente a rischi di cui erano consapevoli da prima dell’inizio del viaggio. Informarsi preventivamente sulle indizioni e i rischi dei loro spostamenti è infatti una specifica responsabilità dei turisti stessi.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana