Scarsa liquidità e poche certezze: tutte le denunce degli agenti in piazza

Hanno alzato la serranda lo scorso 18 maggio. Ma per le agenzie di viaggi la tanto agognata normalità resta ancora un miraggio lontano. E, denunciano i tanti dettaglianti ieri scesi in piazza a Roma, sono molti i nodi da sciogliere.

"Non sappiamo ancora cosa vendere - denuncia la titolare della A donde vas di Albano, Vanessa Costantini -. I clienti ci chiedono informazioni sull'accessibilità alle spiagge o sulla possibilità di raggiungere determinate regioni, ma, mancando direttive chiare, siamo noi i primi ad essere disorientati".

A un quadro in via di definizione si aggiunge poi una domanda che, evidenzia il presidente di Fiavet Lazio, Ernesto Mazzi, è ancora 'flebile': "Abbiamo cominciato ora a chiudere qualche pratica sul nazionale, mentre i viaggi aziendali sono fermi e per il congressuale - aggiunge - mancano ancora linee guida senza le quali è impossibile solo pensare a una ripresa".

Ma non va meglio per l'incoming: "Stiamo cercando di programmare la primavera del 2021. Questo perché - spiega il general manager della Ami Tour, Giancarlo Iacuitto - abbiamo ancora Paesi dove adv e t.o. sono chiusi, mentre in quelli dove si riparte ora si sta incentivando il turismo domestico".

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