Innovare per rispondere alla crisi

Anche nella crisi, il digitale avanza. Non è questo l’anno in cui confrontare i volumi: il mercato del digital travel in Italia, nel 2020, è sceso del 60% a 6,2 miliardi di euro di valore, secondo l’ultimo Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano.

Quel che conta sono i trend. La quota delle prenotazioni “mobile” sale di circa dieci punti e si attesta al 35%. Mentre i trasporti, al 60%, si confermano la categoria più acquistata.

La voglia di sicurezza ha inciso sui canali di prenotazioni. “Il canale diretto ha inciso per il 66% sull’e-commerce complessivo” nota Filippo Renga, direttore dell’osservatorio. Non a caso le Ota generaliste hanno pagato un prezzo salato: -57%.

Gli hotel sono stati tra i più reattivi. Oggi il 30% delle strutture permette di pagare da mobile e offre check-in on line (erano solo l’8% nel 2019). Il 14% dà assistenza tramite chatbot, il 13% il virtual tour delle camere. Sempre più operatori scelgono servizi a valore aggiunto come BeSafe Rate e sono attenti a sviluppare una politica commerciale basata sui ‘dati’. Non a caso, Google ha appena lanciato anche in Italia Hotel Insight.

“Il 2020 ha segnato una svolta. La domanda si è trasformata - secondo Eleonora Lorenzini, direttore dell’osservatorio -. A ciascuno decidere se scegliere la strada della recriminazione o dell’innovazione”.

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