Giro d'Italia TTGGli adv di Roma per l'ultima tappa

Attenzione crescente al prezzo, crollo dell’advance booking, stagione lenta, mercato congressuale in grande difficoltà e un incoming stretto tra elevata richiesta e debolezze strutturali.

Roma racchiude in sé tutte le problematiche che attraversano la distribuzione italiana dalle Alpi allo Stretto di Messina e gli agenti di viaggi della Capitale, intervistati per l’ultima tappa del Giro d’Italia di TTG, si fanno portavoce dei colleghi di tutta la Penisola.

“L’incoming in una città come Roma è una grande opportunità - sintetizza Johnny Malerba, titolare di Viaggi Sex appeal -, ma la qualità delle strutture e dei servizi che può offrire è ancora bassa”. Il rischio è quello di restare indietro e inibire l’arrivo dei nuovi ed esigenti mercati che stanno facendo capolino sulla Capitale.

“In quest’ultimo periodo sono tornati gli americani e i russi - rivela Malerba - con numeri anche migliori. E finalmente si avvicinano anche i flussi dall’oriente. Ma questi nuovi bacini esigono strutture e servizi che non siamo in grado di offrire”.

Il tema della qualità
D’accordo anche Claudio Piccionne, amministratore di Pandora Tours: “Rispetto al passato, si è abbassata la qualità delle strutture e dei servizi - spiega -, nonostante i t.o. cerchino di mantenere gli stessi prezzi. Costringerci a vendere strutture decentrate e inadeguate rende molto difficile l’intermediazione”. L’ombra della carente qualità dell’accoglienza capitolina secondo il titolare di Sidera World Travel Gianni Piana offusca non solo l’incoming, estendendosi fino al Mice. “Abbiamo sempre puntato sull’incentive, ma oggi è diventato più difficile - spiega -. Si cerca la tariffa più bassa possibile e non si creano le condizioni per dare il servizio di livello che ci siamo sempre preposti di offrire. La qualità delle strutture cui affidarsi e la loro vicinanza con il centro non può essere garantita a certi prezzi, così come il tenore di molti altri servizi”.

Roma si delinea, così, come la città delle opportunità mancate. “Le richieste ci sono - spiega Malerba -, la gente ha voglia di viaggiare”. Dalle parole degli agenti di viaggi emerge un mercato non ancora saturo, che ha molto da offrire. “Ci sono tante richieste di preventivo - conferma Cristina Compagno titolare di Elly Travel - ma spesso non si riesce a concretizzare, perché si è costretti a lavorare solo sul prezzo e sul budget a disposizione”. Tendenza rilevata anche da Deborah Pucci, titolare di Deangi Travel, che punta il dito sull’eccessiva prudenza  dei tour operator: “La rincorsa alla promozione è costante - spiega - e il nostro lavoro è reso ancora più difficile dal fatto che i t.o. siano spaventati e cerchino di andare sul sicuro, riducendo allotment e condividendo i voli charter”.

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