I macrotrend della prossima estate: vince la vacanza lusso

Il primo semestre del 2023 non si è ancora concluso, ma per il travel trade è tempo per le prime considerazioni. Secondo una ricerca effettuata da PwC, il sentiment tra i t.o. è positivo malgrado la preoccupazione legata all'aumento dei costi.
Il livello delle prenotazioni ha raggiunto e in molti casi superato i numeri del 2019 per il 70% delle aziende del turismo, e la maggior parte degli operatori si aspetta che le vendite pareggino le cifre del pre-pandemia entro 12 mesi.

TTG, come riporta ttgmedia.com ha identificato le tendenze che a oggi stanno caratterizzando la travel industry.
Partendo dai prezzi, ciò che è emerso è come il segmento lusso stia vivendo un vero e proprio boom. Nonostante ciò, sebbene il costo medio di una vacanza sia aumentato, questo andamento non si riflette sui margini che purtroppo non viaggiano alla stessa velocità.
Un altro trend analizzato mette l'accento su due problemi già riscontrati lo scorso anno, ossia la mancanza di personale nel comparto turistico e i disagi del trasporto aereo, il tutto a fronte di un desiderio di esplorare il mondo manifestato da più target, tanto dagli anziani quanto dai giovanissimi, entrambi pronti a spendere più che nel 2022.

Infine, ultimo fattore, è il ritorno - sempre più forte - dell'early booking. Chi, al contrario, decide di mettere in stand by l'organizzazione per l'estate lo fa nella speranza di un abbassamento dei prezzi o per necessità di accumulare ulteriori risparmi. G.G.

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