La stagione dell'esperienza

La parola d’ordine del 2018 nei parchi divertimento in Italia e nel mondo è esperienza. Lo sviluppo delle strutture, dice Maurizio Crisanti, segretario nazionale Anesv, l’associazione dei parchi permanenti italiani, si indirizza sempre di più verso una tematizzazione delle aree, delle attrazioni e degli stessi hotel “per offrire un’esperienza a tutto tondo, di maggiore durata nel tempo o di maggiore dimensione”.

L’anno che sta per partire si presenta “con aspettative positive - dice Crisanti - sull’onda lunga del 2017, durante il quale, complici le condizioni climatiche, i parchi hanno avuto una grande affermazione, soprattutto quelli acquatici”. Ovviamente, tutte le previsioni vanno verificate sulla base del meteo, che per il comparto è discrimine fondamentale, ma le attese sono quelle di una conferma dei buoni numeri dello scorso anno.

Numeri che hanno portato a ragionare su una serie di investimenti che interesseranno nel corso di quest’anno alcuni fra i principali parchi italiani, anche se il 2018 non sarà, probabilmente, uno degli anni di grandi novità nel panorama italiano ed europeo.

Molti sono, invece, gli annunci per quello che riguarda la stagione successiva, quella del 2019. Disneyland Paris per prima ha lanciato il guanto di sfida con un mega investimento presentato addirittura alla presenza del presidente Emmanuel Macron, ma Europa Park in Germania non è da meno, con lo sviluppo visionario di un parco acquatico fruibile 365 giorni l’anno, totalmente al chiuso, ma con un’offerta di attrazioni fra scivoli e piscine che promettono di essere competitivi con quelli delle grandi strutture estive.

Quello che diventa fondante, però, è il concetto di tematizzazione, dalle aree che ospitano le attrazioni fino agli hotel. “Quello a cui si sta assistendo è un ritorno alle origini - dice il segretario generale di Anesv -. Fin dall’inizio l’intuizione dei parchi Disney in America era stata quella di creare un contesto tematizzato in cui inserire le giostre e le attrazioni, e oggi si conferma la strategia vincente. I parchi stanno lavorando tutti per trasformarsi in destinazioni, in ‘mondi’ all’interno dei quali trattenere i clienti per più giorni”.

Da qui lo sviluppo della tematizzazione, quindi, oltre i confini del parco stesso, fino all’hotel se non addirittura ai mezzi di trasporto per raggiungere la destinazione. “Anche la realtà virtuale rientra nella fruizione dell’esperienza, e non si limita ai 2 o 3 minuti di durata dell’attrazione, ma si collega alla creazione di un mondo globale”. Un’esperienza, insomma, che sembra contare sempre meno sul fascino della giostra in sè, come succede con Harry Potter The Making Of a Londra o l’area dedicata ad Avatar nell’Animal Kingdom di Orlando.

Mutuata dai parchi divertimento è anche l’esperienza Fico: “Si comunica come un parco a tema - dice Crisanti - e, in effetti, ha creato una tematizzazione in cui sono inseriti negozi e ristoranti. Le sei cosiddette ‘giostre’ sono installazioni multimediali di edutainment con esperienze orientate a coinvolgere i sensi”.

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