Iorio, Accor: "Il merger Marriott-Starwood fa invidia, ma non turba gli equilibri"

Un "consolidamento che non turba gli equilibri".

Così Renzo Iorio, amministratore delegato di AccorHotels Italia, commenta la notizia del merger tra Marriott International e Starwood Hotels & Resorts annunciata ieri.

"Il valori espressi da questa operazione sono un dato molto positivo perché ci dicono che i marchi del settore alberghiero internazionale valgono in maniera significativa", è la premessa di Iorio. "Si tratta di un consolidamento che non ci turba - aggiunge - perché riguarda due brand molto posizionati sul mercato americano, dove noi siamo presenti in maniera relativa. Certamente - rileva l'ad - è il segno che è questa la tendenza: in un mercato globale la competitività deve necessariamente passare attraverso forme di aggregazione, che poi possono assumere forme diverse, dalla fusione, come in questo caso, a forme più blande come l'estensione del franchising o il marketplace per hotel indipendenti che abbiamo sviluppato noi".

Modalità diverse di aggregazione alle quali anche Accor dice di guardare con molto interesse: "C'è un po' di invidia per un'operazione che è stata fatta da un competitor", aggiunge infatti Iorio a proposito dell'operazione Marriott-Starwood. "Era sul mercato, l'abbiamo valutata ma aveva valori troppo alti. Si stanno seguendo altre piste -aggiunge - che speriamo di consolidare presto".

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