Tutti i numeridell'alberghiero Un tesoro per l'Italia

Tra il 2014 e il 2017 gli investimenti nel settore alberghiero della Penisola sono raddoppiati, passando da 600 milioni a 1,2 miliardi di euro, più del 10% degli investimenti immobiliari complessivi.

L'interesse degli investitori si è focalizzato in particolare sulle strutture turistiche di fascia elevata, che nel 2017 hanno rappresentato l'80% delle transazioni. A dirlo è l'ultimo studio sul comparto alberghiero di Crif Res, divisione del gruppo specializzata nel settore immobiliare.

Come si rimodella l'offerta
L'analisi evidenzia che l'offerta alberghiera tricolore si è negli ultimi anni rimodellata. Dal 2009 al 2016 si è registrata infatti una riduzione complessiva del numero di strutture ricettive pari al 2,4%. Alla fine del 2016 (gli ultimi dati disponibili) si contavano 34mila esercizi alberghieri con oltre un milione di camere e 2,2 milioni di posti letto.

A sparire sono state soprattutto le strutture di categoria inferiore (alberghi a una o due stelle), mentre c'è stata una crescita sostenuta degli alberghi di categoria più elevata, soprattutto 5 stelle, aumentati del 34,5% in sette anni.

Adeguamento alla domanda e valore camera
Una ricomposizione dell'offerta che, sottolineano gli analisti, è andata di pari passo con una richiesta in crescita sul fronte quantitativo e con una trasformazione qualitativa tesa a rispondere a una domanda sempre più selettiva.

Per quanto riguarda il valore medio di una singola camera, il picco più alto si registra a Firenze (240mila euro), seguita da Milano (205mila euro), Lago di Como (169mila euro) e Roma (140mila euro).

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