Nexi-Ministero:
cresce la spesa
degli stranieri

La spesa degli stranieri in Italia fatta tramite pos cresce, ma accanto ai mercati di riferimento si fanno strada Paesi emergenti. A stabilirlo il primo rapporto di Nexi e dell’osservatorio del Ministero del Turismo, che fissa in 21 miliardi di euro la cifra lasciata dagli stranieri in Italia nel 2024, aumentata del 38% in due anni. Quasi il 6% dei pagamenti elettronici totali viene fare da stranieri, e la metà del totale è generata dai turisti provenienti da 5 Paesi.

L’avanzata di Brasile e Australia

Se al primo posto ci sono gli Usa con una spesa di 3,8 miliardi - seguiti da Germania con 2,7 miliardi, Francia con 1,6 miliardi, Regno Unito con 1,5 e Svizzera con 931 milioni di euro - la spesa straniera che cresce maggiormente, anche se con volumi inferiori, è quella di Paesi come il Brasile, a più 155%, l’Australia a più 99% e la Romania con un incremento della spesa del 66%.

C’è, quindi, uno spostamento della spesa a favore di Penisola Arabica, America Latina e Sud-Est asiatico. La spesa media per straniero è di 411 euro, con 200 euro che riguardano ricettività e ristorazione. Discorso a parte per i sauditi, che spendono più del doppio con 913 euro, il 45% dei quali destinati ad acquisti di beni di lusso come vestiti e gioielli, mentre gli australiani e statunitensi, che spendono rispettivamente 723 e 650 euro, preferiscono esperienze ed intrattenimento.

Sopra la media anche la spesa dei canadesi con 604 euro. Il 74% della spesa totale viene generato da 20 città o province. Per Roma passano il 17% delle transazioni elettroniche, seguono Milano, Venezia, Firenze e Napoli, mentre solo in Costiera Amalfitana e nelle Cinque Terre si registra un decremento della spesa. L’itinerario turistico dove avviene la spesa maggiore è quello di Roma, Pompei, Napoli e Costiera, che vale 157 milioni di euro.

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