Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dal prossimo 1 luglio chiuderà lo sportello agevolativo per i programmi turistici. Le imprese interessate ad entrare almeno in lista di attesa hanno tempo fino alle 11,59 del 1° luglio per candidarsi. La misura si rende necessaria, pare,, a seguito dell’esaurimento della dotazione finanziaria prevista per questa linea di intervento che rientra nel quadro dei contratti di sviluppo. La soglia per accedere a questi incentivi presenta un forte potere selettivo: si prevede, infatti, una soglia di accesso ridotta a 7,5 milioni per i progetti che riguardano le aree interne o il recupero di strutture dismesse e una soglia standard di 20 milioni.
La decisione ha provocato un’alzata di scudi da parte delle associazioni di categoria. “La scelta, motivata dal rischio di esaurimento della dotazione finanziaria disponibile a fronte di richieste che supererebbero i fondi previsti, desta forte perplessità per le modalità e i tempi dell’annuncio. L’assenza di un confronto preventivo con i rappresentanti del settore solleva interrogativi sulle reali motivazioni del provvedimento, considerando che il Ministero aveva precedentemente indicato una forte moria delle istanze presentate – dicono Confindustria Alberghi, Federterme e Federturismo in un comunicato congiunto -. Il turismo rappresenta uno dei pilastri strategici dell’economia nazionale, fondamentale per occupazione, attrattività territoriale e valorizzazione delle aree interne. L’interruzione di questo canale di finanziamento rischia di compromettere progetti in fase avanzata, investimenti privati già programmati e la fiducia degli operatori nelle istituzioni.
Le associazioni contestano in particolare i tempi della decisione. “Particolare preoccupazione desta il timing, considerando che a fine settembre Roma ospiterà l’assemblea mondiale del WTTC (World Travel Tourism Council), evento che vedrà per la prima volta in Italia tutti i principali operatori mondiali del turismo. Questa tempistica potrebbe generare un’immagine di incertezza normativa del nostro Paese. Si ritiene necessario un intervento di coordinamento istituzionale per chiarire le ragioni della misura e ristabilire un quadro di certezza per le imprese turistiche italiane. È fondamentale garantire trasparenza, programmazione adeguata e certezza con gli obiettivi di sviluppo del settore, ed offrire alle Imprese chiarezza sulle competenze e responsabilità in materia turistica all’interno dell’esecutivo pertanto chiediamo un intervento della Presidente Meloni sul tema”.