Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sul Lago di Como la stagione per gli albergatori resta ancora in stand-by. “Solo pochi hanno riaperto, mentre la maggior parte prevede una ripresa a regime ridotto tra metà e fine giugno”, testimonia Roberto Cassani, presidente della Federalberghi Como.
Per gli imprenditor, si legge su Hotelmag, è vitale riattivare il canale del turismo estero, dunque si attende l’evolversi della situazione relativa all’apertura dei confini regionali e soprattutto delle frontiere Ue.
Il consuntivo, però, sarà magro… “Per il 2020 si prevede una riduzione dell’occupazione media tra il 60 e l’80%, considerato che il nostro principale riferimento sono i mercati internazionali”, aggiunge Cassani. Anche per Federalberghi Como si è fatto ancora poco per sostenere un settore nevralgico, ma in forte sofferenza, come turismo e ricettività. “Sarebbero necessarie misure di detassazione e contributi a fondo perduto più rilevanti di quelli contenuti nell’ultimo decreto Rilancio”, conclude il presidente della Federalberghi territoriale. “E servirebbe investire con una promozione ad hoc che mantenga la visibilità di un brand noto come Lake Como”.