Nucara, Federalberghi: "Qualche segnale di ripresa, ma poche prenotazioni"

“Un anno da dimenticare questo. Ed è difficile pensare a una ripresa in tempi brevi per il  nostro settore”. Alessandro Nucara (nella foto), direttore generale di Federalberghi, esordisce così nell’intervista a RaiNews del 24 giugno, in cui fa riferimento anzitutto alle città d’arte vuote, senza turisti. “Se abbiamo qualche lieve speranza di ripresa, ci dobbiamo affidare soltanto al turismo domestico che timidamente prova a ripartire – prosegue Nucara -. Negli ultimi giorni qualche flebile segnale di ripresa di flussi turistici sembra intravedersi: si tratta per lo più di turisti giornalieri, ma gli alberghi purtroppo ancora registrano poche prenotazioni”.

Le speranze che le aziende del settore possano ripartire in maniera significativa, si legge su Hotelmag, restano riposte al prossimo anno, anche se, come aggiunge il direttore generale di Federalberghi nell’intervista, “non c’è dubbio che per noi il mese di settembre sarà importante, perché può essere il mese in cui si recupera ciò che non si è fatto a giugno. Contiamo molto sul fatto che si possano riaprire le scuole a metà mese: questo per gli albergatori potrebbe essere un passo importante per fa ripartire il nostro turismo”.

In relazione agli ultimi dati sugli alberghi emerge intanto una situazione drammatica, con il mercato fermo ad aprile e maggio (nell’insieme -97,8% e -94,8%). In questa fase – prosegue l’articolo su RaiNews – gli albergatori hanno portato all’attenzione del governo, in occasione degli Stati generali dell’economia, alcune proposte che potrebbero dare una mano al settore per provare a ripartire, tra queste la proposta che “in caso di riattivazione di un contratto di lavoro per chi attualmente è in cassa integrazione – specifica Nucara -, chiediamo di trasferire al datore di lavoro (in forma di sgravio contributivo) l’indennità che spetterebbe al lavoratore. L’altro fronte su cui si sta muovendo Federalberghi è quello relativo all’Imu, per la quale gli albergatori chiedono di sospendere la seconda rata e anche di applicare la misura a tutti gli immobili turistico ricettivi e non solo a quelli gestiti direttamente dal proprietario”.

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