Luglio in ripresa: boccata d’ossigeno per gli alberghi

Il monitoraggio di Confindustria Alberghi su luglio fa tirare un sospiro di sollievo. I numeri ‘storici’ sono ancora lontani, ma la ripresa è palpabile.

Le aperture accelerano, anche se non si arriva ancora al 40% dell’offerta totale. Ma “rispetto alle settimane precedenti i segnali positivi, per quanto ancora molto parziali, sono aumentati”, si legge nella nota.

A trainare sono le destinazioni balneari, dove si assiste a un numero significativo di riaperture. A patire di più sono ancora le città d’arte, anche perché sono le mete maggiormente legate al turismo internazionale.

L’andamento dei prezzi
Per quanto riguarda le tariffe, si mantengono stabili quelle delle località di mare, mentre le città d’arte confermano il trend in flessione.

“Per molti la riapertura è rimandata a dopo l’estate - precisa il comunicato -, una scelta difficile che comporta costi importanti comunque per le imprese ma che è obbligata dall’assenza di domanda”.
 
Per quanto riguarda la forza lavoro, anche chi ha ripreso l’attività non ha richiamato l’intero personale e il 10% della forza lavoro risulta ancora in cassa integrazione.

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