Confindustria Alberghi: “A Pasqua primi segnali concreti di ripresa”

Una prima inversione di tendenza. Così Confindustria Alberghi saluta il weekend di Pasqua, che per la prima volta vede una effettiva ripartenza delle prenotazioni sull’Italia, anche per le città d’arte, che, pur facendo segnare numeri ancora lontani dal periodo pre Covid, secondo l’associazione viaggiano verso il 70-75% di occupazione, con punte anche più alte nei due giorni di Pasqua.

Le destinazioni di montagna sembrano giovarsi ancora della coda lunga dell’inverno con un dato sulle prenotazioni che vedrebbe nel fine settimana pasquale ottenere buone performance. Primi segnali positivi arrivano anche dalle destinazioni di mare, ma a fare l’en plein sono le aree interne del Paese, borghi e campagna.

“Qualche settimana fa non eravamo ancora in grado di definire un quadro chiaro della situazione. Le prenotazioni sono arrivate letteralmente all’ultimo secondo, segnale questo che conferma quanto le incertezze legate al conflitto, al caro energia e al Covid, non ancora debellato, giochino un ruolo fondamentale bloccando di fatto il turismo – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. È un turismo prevalentemente domestico quello che popolerà le nostre destinazioni, a cui si aggiungerà una clientela europea di prossimità. All’appello manca ancora tutta quella porzione di mercato, per noi estremamente importante, ovvero quella proveniente dai paesi extraEU”.

Malgrado questo primo segnale, Confindustria Alberghi sottolinea come 2 o 3 giorni di piena attività non risolvano i gravi problemi che attanagliano il settore, anche se “fanno segnare una precisa inversione di tendenza e sono un buon viatico per l’estate” conclude Colaiacovo.

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