Enit e la sfida digitale:pronto il piano triennale

Nuove azioni centrate sullo sviluppo digitale con decisi investimenti tecnologici, senza trascurare i tradizionali canali di distribuzione propri del turismo organizzato; consolidamento dei mercati tradizionali e intensificazione della presenza su quelli in rapido sviluppo; rafforzamento qualitativo della presenza fieristica internazionale.

Sono queste alcune delle linee guida del piano triennale Enit 2016-2018 presentate in audizione alla Camera dei Deputati dal presidente Evelina Christillin insieme al consigliere delegato Fabio Lazzerini. Un appuntamento importante che segna l’avvio della seconda fase del nuovo corso dell’Enit, pronta a un cambio di passo per rilanciare con nuove strategie il settore in Italia.

La strategia digitale
Tra le principali novità, appunto, la strategia digitale messa a punto dall’agenzia che, si legge nel documento presentato ieri, “prevede la creazione di un articolato ecosistema costituito – in prevalenza – da Italia.it e dai social media. Il sito sarà rivisitato e riorganizzato nella struttura e nei contenuti, passando da una logica di redazione a una logica di aggregazione, da una logica multi lingua a una multi country, con contenuti e servizi personalizzati in base all’utenza”.

Una trasformazione in cui i social media giocheranno un ruolo determinante, diventando l’asse portante della comunicazione. Un primo esempio del nuovo corso è rappresentato dal laboratorio social delle regioni, che ha portato alla creazione del progetto ‘Twitter Plurale’, che prevede la gestione dell’account twitter di Italia.it a turno da parte dei social team di ciascuna regione.

Gli investimenti e i tagli
Per realizzare i progetti previsti nel piano triennale, Enit metterà in campo un investimento in promozione pari a circa 12,5 milioni di euro annui. Investimento a cui verrà affiancato un piano di contenimento costi sul fronte del personale che l’agenzia ha messo a punto per segnare una discontinuità con il passato e che prevede, per la sede centrale, la figura di 3 dirigenti e 22 dipendenti, contro 7 dirigenti e 75 dipendenti del passato. Il tutto in aggiunta a una riduzione del personale delle sedi estere di 7 unità.

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