Arriva la stretta su Airbnb: codice identificativo per chi affitta

Il Governo Conte è pronto per la stretta all’home sharing. Per contrastare l’abusivismo nel comparto degli affitti brevi online il ministro Centinaio sarebbe intenzionato a introdurre un codice identificativo per le strutture ricettive, compresi gli alloggi affittati su piattaforma web.

La misura, annunciata dal ministro al Sole 24 Ore, servirebbe a recuperare il sommerso e a “far sì che chi lavorerà in legalità avrà il codice identificativo e quindi potrà promuovere e vendere le proprie strutture anche sui siti on line, chi invece non avrà il codice identificativo vorrà dire che sarà un abusivo”.

Sanzioni fino a 100mila euro
I trasgressori che eserciteranno senza codice potranno incorrere in multe molto salate. “L’obiettivo – ha precisato Centinaio - è dare le stesse multe dell'Inghilterra: 100mila euro di multa a chi opera senza codice identificativo”.

Desiderio esaudito
Potrebbe essere esaudito così il desiderio di albergatori e regioni, Lombardia e Piemonte su tutte. Da mesi le due regioni del Nord Italia si stanno muovendo su questo fronte per regolare l’extraricettivo (la Lombardia ha approvato una delibera per l'introduzione del codice da questo mese), ma i processi sono stati rallentati dalla burocrazia. La competenza in materia di locazioni è infatti dello Stato.

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